Vola alta, parola – Mario Luzi, per la rubrica Visuale sul Novecento

A cura di Paola Mancinelli

carta / bianco di titanio / resina acrilica / cristalli di sale / silenzio di neve

 

 

Da Onore del vero, Neri Pozza Editore, 1957

 

Come tu vuoi

La tramontana screpola le argille,
stringe, assoda le terre di lavoro,
irrita l’acqua nelle conche; lascia
zappe confitte, aratri inerti
nel campo. Se qualcuno esce per legna,
o si sposta a fatica o si sofferma
rattrappito in cappucci e pellegrine,
serra i denti. Che regna nella stanza
è il silenzio del testimone muto
della neve, della pioggia, del fumo,
dell’immobilità del mutamento.

Son qui che metto pine
sul fuoco, porgo orecchio
al fremere dei vetri, non ho calma
né ansia. Tu che per lunga promessa
vieni ed occupi il posto
lasciato dalla sofferenza
non disperare o di me o di te,
fruga nelle adiacenze della casa,
cerca i battenti grigi della porta.
A poco a poco la misura è colma,
a poco a poco, a poco a poco, come
tu vuoi, la solitudine trabocca,
vieni ed entra, attingi a mani basse.

È un giorno dell’inverno di quest’anno,
un giorno, un giorno della nostra vita.

 

 

 

carta / stampa / foglio di quaderno / righe inarcate

 

 

Da Per il battesimo dei nostri frammenti, Garzanti, 1985

 

Vola alta, parola

Vola alta, parola, cresci in profondità,
tocca nadir e zenith della tua significazione,
giacché talvolta lo puoi – sogno che la cosa esclami
nel buio della mente –
però non separarti
da me, non arrivare,
ti prego, a quel celestiale appuntamento
da sola, senza il caldo di me
o almeno il mio ricordo, sii
luce, non disabitata trasparenza…

La cosa e la sua anima? o la mia e la sua sofferenza?

 

 

 

Visuale sul Novecento è un progetto artistico rivolto alla ricerca di nuove forme espressive e visive dedicate ai grandi rappresentanti del Novecento italiano. L’arte si sposa con la scrittura, con l’intento di generare una visione evocativa e una dimensione intima e al contempo collettiva. Passato e presente si incontrano in una veste contemporanea. Lo sguardo è protagonista nella duplice prospettiva di lettura del testo e lettura di immagine.

Paola Mancinelli

 

 

© Fotografia tratta dal web