Venti contrari.

Vento sottile,

insidioso,ti spingi 

fra i banchi di scuola 

e pieghi le tenere foglie 

e fermi la crescita dei fiori.

 

Giorno  dopo giorno,

soffochi ogni reazione,

ti insinui fra le fragili maglie.

 

E la sopraffazione prende campo 

e l’ossigeno manca 

e il respiro è affannoso 

e il risveglio del mattino 

è pesante.

 

Il vento come serpe 

strozza il fisico,

è voce tremante,

è  rossore e rabbia 

sui volti.

 

L’ obbedienza 

è speranza.

 

Cercano gli occhi

nel vuoto

uno spiraglio di luce,

 

il sole alzerà le nebbie

e le farfalle 

voleranno libere.