Sentiamo il Male come un Polifemo
che sfonda la porta del nostro corpo
a scacciare forza fisica e mentale.
Non ci sentiamo più giocondi pesci,
non ci sentiamo più leggeri uccelli,
non siamo più scatenati cavalli.
Prigionieri su un letto o s’una sedia,
in posizione accartocciata e languida,
spavento e angoscia non danno riposo.
Si spera che urlo “Aiuto!” voli col vento,
scenda soccorso dal cielo o da terra.
Poi in piedi vantiamo tanto coraggio.