Oggi nel bosco ho visto le primule.
Mai prima di allora i miei occhi
le avevano notate. Si spargevano
delicate e fresche in un cerchio di alberi,
fra le betulle che come ragazzine
allegre le attorniavano in festa.
Oggi nel bosco era tutto melmoso
in ogni sentiero, ma all’aria aperta
anche il fango era accogliente,
calpestarlo quasi mi dispiaceva.
Guardavo nella radura la neve soffice
in cui affondare, sfioravo le primule,
guardavo le betulle che tendevano
da questa terra su in alto leggere
al cielo le punte come stendardi
di libertà. Oggi nel bosco
sembrava aprirsi uno squarcio
di verità e di bellezza.
Tra le betulle e nell’aria pungente,
nel silenzio di quiete si librava
anche la mia anima
a un’altezza più pura.
Oggi ho visto una magnolia.
Mai prima di allora i miei occhi l’avevano notata.
Si stringeva striminzita in un cerchio di muri,
prigioniera fra le case che come streghe
folli l’attorniavano in un sabba di insania.
In ogni marciapiede l’aria era pesante,
respirare quasi impossibile.
Guardavo le case
che si tendevano da questa terra
con le loro antenne come aculei
contro le nuvole.
Oggi in mezzo al cemento
sembrava aprirsi uno squarcio
fino alle faglie roventi sotto la terra.
Tra le pareti nell’aria asprigna
anche la mia anima come la magnolia
s’inaridiva a un’aspra arsura.