Sapevo che eri bella
ma non così tanto
riflessa nella tua pupilla,
un unico incanto.
Un’emozione indescrivibile,
mi chiedevo come fosse possibile.
Io e te,
nei corridoi,
circondati da re.
Solo noi
nella città dell’arte,
come fossimo su Marte.
Non volevo dirlo,
ma grazie a te,
potevo farlo.
Non ero un granché:
così lo dissi,
come farebbero i fessi.
Amore,
che mi doni il sorriso,
eccoti il mio cuore:
spero illumini il tuo viso.
Soli in una stanza
E il tempo che avanza.
Non credo al per sempre
Ma credo a noi,
nelle notti di dicembre
sono tutto quello che vuoi.
I dettagli mancanti,
il bacio degli amanti.
Un bacio,
dato per caso
nell’incrocio,
ci ha pervaso.
Dove il sommo ha vissuto,
accenni un saluto.