Un lungo crepuscolo grigio, solo il sibilo del vento
tra i capannoni abbandonati. Ferri esposti come ossa
il cemento che si sfalda, vetri in frantumi, il silenzio
dei grandi scheletri di ferro adagiati sui fiumi. Le porte
di un supermercato – giusto i telai – sbattono e cigolano.
Piangono le ultime gocce di benzina le pompe
dimenticate. Polvere sui pochi tetti indenni e terra
terra arida: la terra dell’oblio-per-sempre
tra pochi decenni. Ogni cosa dell’uomo
affoga sola, nella sua tristezza.
Ma la tristezza salverà il mondo.
E la bellezza
degli occhi grandi di una gazzella
del richiamo di un falco
salverà il mondo.