TRISTE ARCIERE

Mi colpì una freccia

Lanciata da un triste arciere

E di colpo cullai tra le braccia

Il figlio che non potrò mai avere.

 

Aveva gli occhi grandi e luminosi

Il suo sorriso penetrò nella mia mente,

La sua carnagione mediterranea

Sembrava provenisse dalla mia pelle.

Ma aprii gli occhi e l’illusione era finita

Mi rimase solo il suo profumo,

Profumo di vita.