L’anno in cui diventammo grandi
ci dissero di andare
senza profeti né guide
di vestire il nostro vestito migliore
e procedere.
L’anno in cui diventammo grandi capimmo
che la linea tra vita e morte,
gioia e pena,
piacere e dolore
è sottile,
invisibile, inconsistente,
inutile
agli umani.
L’anno in cui diventammo grandi
fummo noi madri e padri,
gioia e dolore,
continenti,
e pane e vino
e pace.