Taglio di luna

Taglio di luna selvaggia squarcia

la terra e un’esule stella,

sentinella del vuoto che marcia,

illumina inerme il silenzio disperato.

Una mantella di polvere divora

la luce degli occhi che brilla

nel buio di ferro e sassi.

Nell’atto di fervore le urla

scoprono rauche i fracassi

in un nero freddo ammalato.

Dentro il peso imponente

dell’aria, vibra flebile un fuoco

asciugato al ruggito animale

del dio abissale.

Grave respiro di sangue segna

del color della passione

l’ingiusta punizione.

In un solo momento, muore il verbo,

crolla ogni sentimento, si strappa l’anima,

nell’inutile lamento.

E tutto quello che non si vede

è tutto quello che c’è.