Sulla terrazza

D’estate, sulla terrazza, nuda,

nei miei abiti naturali,

mi rinfrescano le acque azzurre del cielo,

 

sul mio corpo scorre la luce,

il blu copre la mia nudità perché nessuno

mi veda, eccetto il tuo sguardo,

 

sotto il ramo di un cedro, in una sorta

di fantasticheria da cui mi risvegliano i cipressi,

sulle loro cime il bagliore dell’attesa,

 

un tavolo rotondo e nudo al mio fianco,

il cerchio della mia vita, la pietra

blu dell’inizio,

 

l’altare su cui sei pronto a sacrificarmi,

l’occhio dell’amore senza crepuscolo,

 

non è il tavolo del silenzio,

ma lo specchio in cui mi contemplo

come il cielo, i cipressi e i cedri,

 

tu sei da qualche parte nel paesaggio,

non ti vedo, ma sento il tuo sguardo,

il tuo brivido discendere dalle spalle

sul mio corpo, il tuo abbraccio, la tua attesa,

 

cerchi il colore per farmi parlare,

perché non resti solo il silenzio,

l’aria dolce tra noi, il cielo,

io, nuda, tu, pittore, fuori dal quadro,

 

i cipressi tremano mattino e sera,

il blu mi abbraccia teneramente,

sono ancora sul terrazzo, tengo

tra le mie braccia la luce che in noi si è risvegliata.