SORPRESE

Senza penna, taccuino né matita

inforcai lesta lesta la salita

pensando a dì lontani di mia Vita

quando amavo dei domani la partita

 

Parlavo ad alta voce e i miei pensieri

ascoltavo tra le frasche volentieri

d’improvviso vidi un passero cadere

spaventata tacqui per il dispiacere

 

Una coppia di cornacchie bianco-nere

sorvolava il cielo pieno di chimere

io accoglierle volevo come un cavaliere

 

ma le gambe mie si erano bloccate

disperavo di poter trovar l’Eufrate

ecco giunger sorprendentemente… un Vate!