Stefano Vitale, Si resta sempre altrove: nota di Antonio Fiori

Stefano Vitale

Si resta sempre altrove

Prefazione di Alessandro Fo. Postfazione di Alfredo Rienzi

puntoacapo, 2022

 

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In questa raccolta poetica di Stefano Vitale pulsa la nostra quotidiana piccola fatica universale. Vi troviamo persone, luoghi, momenti precisi della comune ‘fatica’ ma anche disorientamenti e domande inevase, presi nel gioco feroce dell’amore e della morte, dove scopriamo che Ci sono morti/ che non sanno dove andare. Eppure, come dice bene Alessandro Fo nella prefazione, “una volta di più, la poesia oppone resistenza” e tutto salva “con delicata ostinazione”. Anche Alfredo Rienzi conduce un’attenta lettura fino a svelarci, nella postfazione, le principali occorrenze di questa raccolta in ‘luce’ e ‘parola’: ai lettori il compito di rilevarne nessi e richiami reciproci. Stefano Vitale non cerca consolazioni, sa che alle domande vere non ci sono risposte certe, che la poesia fa il nostro stesso cammino “in una dialettica costante tra qui e altrove” (come ci dice nella nota autoriale che chiude il libro). Il poeta sente precari tempo e posture, medita la vita guardando all’oltrevita, cerca conforto negli eserghi che dissemina, perfino nei dolori/ da consumare tutti interi e trova infine luce nelle umili forme della preghiera, arrivando a chiedere perdono/ per il nostro restare.

Antonio Fiori

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Sono qui adesso, nel punto esatto

dove devo essere eppure esco

da me stesso in un bagliore verticale.

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Mostro da scacciare, angelo da seguire

l’esserci pesa e sposta il baricentro altrove

nel crudele oscillare senza apparente ragione.

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Variazioni di luce per voce sola

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Luce dimenticata accesa
luce sprecata direbbe qualcuno
lume-lama che segna
lo sforzo del nostro apparire.

 

C’è chi vive di stelle nate morte
felice nell’eco della loro luce
chi nelle crepe dei muri cerca la voce
disperato per la sua sorte.

 

Abbi cura che tutto intorno
sia terso e brillante
silenzio che non sia pietra
ma sguardo rapace e felice.

 

Inghiotte la luce altra luce
mastica i giorni, ai piedi del muro
s’accende un lumino
in memoria del buio che verrà.

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Stefano Vitale (1958), nato a Palermo, vive e lavora a Torino. Nel 2003 ha pubblicato (con Bertrand Chavaroche e Andy Kraft) la plaquette Double Face (Ed. Palais d’Hiver, Gradingnan, Francia; nel 2005 Viaggio in Sicilia (Libro Italiano, Ragusa), Semplici Esseri (Manni Editore, Lecce). Per le Edizione Joker ha pubblicato Le stagioni dell’istante (Prefazione di Mauro Ferrari, 2005) e La traversata della notte (Prefazione di Giorgio Luzzi). Nel 2012 ha pubblicato Il retro delle cose per puntoacapo Edizioni (Prefazione di Gabriella Sica). Nel 2013 per PaolaGribaudoEditore la raccolta di poesie Angeli con illustrazioni di Albertina Bollati. Nel 2015 ha curato (con Maria Antonietta Maccioccu) la raccolta di poesie Mal’amore no, edito da SeNonOraQuando?. Nel 2016 ha partecipato alla mostra del pittore Ezio Gribaudo “La figura a nudo” con una plaquette di 24 poesie pubblicate in mostra e sul catalogo. Nel 2017 ha pubblicato presso l’editore La Vita Felice la raccolta La saggezza degli ubriachi. Nel 2019 ha pubblicato il libro Incerto confine (con illustrazioni di Albertina Bollati) per PaolaGribaudo Editore, Torino sempre per la collana di libri d’arte disegnodiversi. Le sue poesie, oltre a ricevere riconoscimenti in numerosi premi, sono pubblicate in riviste (Poesia, Gradiva, La Clessidra, Cenobio, Punto. Almanacco di Poesia), blog (Atelier, Pioggiaobliqua, Poetydream, YAWP Giornale di Letteratura e Filosofia, Poesia del nostro tempo, Flavio Almerighi Blog, Italian Poetry, Perigeon, Poetarum Silva, Sinestesie, Carteggi Letterari) e antologie (tra cui ricordiamo Poesia in Piemonte e Valle d’Aosta (2012) e Il Fiore della poesia (2016) entrambe da puntoacapo edizione. Sue poesie tratte da La saggezza degli ubriachi sono tradotte in inglese sul “Journal of Italian Translation” (2019) e sul sito “Italian Poetry” (2018) diretto da Paolo Ruffilli. Collabora con il Circolo dei Lettori di Torino per la promozione e presentazione di libri; appassionato di musica è Direttore Artistico dell’ l’associazione Amici dell’Orchestra Sinfonica della Rai.

Giornalista pubblicista, ha curato per anni su www.ecolenet.it la rubrica “Anni verdi” dedicata alla letteratura per l’infanzia. Scrive sul www.ilgiornalaccio.net occupandosi delle rubriche critiche dei libri di letteratura e di poesia nella rubrica “Oggetti smarriti”.