SENZA DI VOI

Con un boato il vento riapre porte e finestre

vi scorgo i vostri visi

sui muri delle stanze ostinate ombre ritornano

alberi muti si affacciano

mi osservano avvolti in giorni dimenticati

 

sono fermo davanti a una pallida solitudine

come su un prato dove lente ore stanno falciando

e nessuno raccoglie i fiori caduti

 

dietro di me

uccelli neri s’intrecciano ai campi della nostalgia

tra poco la luna cadrà sui muri nudi

è così che tremano gli alberi

e i freddi corridoi si perdono nel buio

non per il vento

 

la notte indifferente culla i vostri visi

nella tristezza che m’accompagna

penso a una storia su quelle ninnenanne

a una donna amata che le cantava

 

attorno alla casa vuota

la strada è lunga ed è andata oltre

ma oltre non c’è niente ormai

niente oltre a questo mio peregrinare

solitario tra i ricordi.