SAPESSI QUANTA STANCHEZZA

Sapessi quanta stanchezza si è intromessa

Tra noi e la città che si fingeva distratta, 

Addormentata ai tuoi occhi 

Noncurante dei tuoi gesti. 

Aspettavamo un segno 

Che ci portasse via 

Come fosse stato un autobus 

Su una rotta determinata e precisa, 

Allo stesso modo di un tragitto già scritto 

Nelle stelle – un destino fermo e irripetibile

Fino all’ultima goccia. 

E adesso è il presente che ci rimane, 

Nient’altro che l’adesso. L’ora delle ore. 

Il Sancta Sanctorum che contiene il mistero 

E il miracolo della transustanziazione. 

Sapessi quanta stanchezza occorrerà ancóra

Per dimenticarsi di tutto e di tutti, 

Per non credere più, 

Per non curarsene e lasciar perdere. 

Per essere soltanto quello che siamo stati, 

Niente di meno, niente di più.