Roberto Lumuli Gaudioso – Un inedito

GAUDIOSORoberto Lumuli Gaudioso (Napoli, 1984), assegnista di ricerca in Letteratura Swahili (Università di Napoli L’Orientale), redattore della rivista internazionale Swahili Forum e la rivista italiana Smerilliana – civiltà poetiche. Le sue ricerche comprendono la poesia moderna e contemporanea (orale e scritta), le lingue africane, la traduzione letteraria e l‘estetica e l‘ermeneutica del testo. Come traduttore e studioso di letteratura pubblica su diverse riviste nazionali e internazionali con particolare attenzione al poeta tanzaniano Euphrase Kezilahabi, alla poetessa austriaca Ingeborg Bachmann e a Giacomo Leopardi. Le sue raccolte poetiche: Camere Contigue (2008, prefazione di Camilla Miglio), Precessione (2014, con E. Gregolin, prefazione di Sara Fontana, postfazione di Aldo Gerbino), Faglie (2014, con E. Gregolin, prefazione di A. Gerbino, postfazione di S. Fontana). Con Gregolin ha pubblicato anche un libretto d‘arte curato da Alberto Casiraghi DNA (Osnago 2012, Pulcinoelefante). Nel 2015 ha iniziato un progetto “attraverso di te” con l’artista Mariangela Levita che si è realizzato in un quaderno di lavoro (curato da Angelo Trimarco e Mimmo Grasso, ed. Giannini 2016), in un site-specific in un appartamento abbandonato nel centro di Napoli, e in un video in fase di realizzazione realizzato da Ivan Specchio con musiche di Domenico Crisci. L‘opera ‚attraverso di te‘ è in continua fase progettuale, avendo un carattere fluido, si muove tra le lingue e i generi; per ora è stato parzialmente tradotto in tedesco e presentato al Sübkültür di Bayreuth. Attualmente con la Levita entano un ‘nuovo’ progetto: attraversare l’attraversato.

Roberto Lumuli Gaudioso
Un inedito

*

per me si va ne la città dolente
per me si va ne l’etterno dolore
arbeit macht frei
come se non fosse dolore bastante
l’attraversare un mare di sangue
tomba pulsante della transizione
l’uomo attraversa l’attraverso
la donna attraversa l’attraverso
e i bambini e i non ancora nati
arrivano alla riva spira sospiro alcuno
ma orrore come ogun imbevuto di sangue
orrore e paura passando dalla transizione
un golfo un lago un mare
verso fluenti vite un averno senza morte
kufa ni kuishi kifo kimo wa-kati ngoma na vailini
mdundo wa maisha matamanio yaliyo ladha*
e mostra il suo volto sdentato ghignate all’agonia
e mostra il suo volto di nonna alla nuova vita
e mostra il suo volto vecchio d’alzheimer europa
nonna se non sei casa se la porta non è aperta
e se fosse l’ultima occasione per ospitare
prima di partire
noi

(*) morire è vivere la morte è nel mezzo del tempo tamburo e violino/il battere della vita assaporante desiderio


 

 

Fotografia di proprietà dell’autore.