piero schiavo dissolvenze

Rita Pacilio – inediti

pacilio

Rita Pacilio (Benevento 1963) è poeta, scrittrice, collaboratrice editoriale, sociologa, mediatrice familiare, si occupa di poesia, di critica letteraria, di metateatro, di letteratura per l’infanzia e di vocal jazz. Curatrice di lavori antologici, editing, lettura/valutazione testi poetici e brevi saggi, dirige per La Vita Felice la sezione ‘Opera prima’. Sue recenti pubblicazioni di poesia: Gli imperfetti sono gente bizzarra (Milano, La Vita Felice 2012) tradotto in francese, Les imparfaits sont des gens bizarres, (L’Harmattan, 2016; traduit par Giovanni Dotoli et Françoise Lenoir); Quel grido raggrumato (Milano, La Vita Felice 2014), Il suono per obbedienza – poesie sul jazz (Marco Saya Edizioni 2015), Prima di andare (Milano, La Vita Felice, 2016). In narrativa: Non camminare scalzo (Edilet Edilazio Letteraria 2011). La principessa con i baffi (Scuderi Edizioni 2015) è la sua fiaba per bambini

Rita Pacilio
(inediti)

*

pacilio 01
Sapevano da tempo la direzione

dell’ultimo litigio
uscito dalla bile in segno di protesta
parole a toni bassi dalla fossa

(scampavamo al timore di saperci morti)

fino alla pezza sulla bocca gialla.
Dai denti dell’albero esiliato

strappava offese sgraziate e bisbigliava nel cellulare
a modalità ‘silenzioso’che la festa
è finita.
Concludere la libertà per uscire fuori
andare in pace, disfarcene.

*

Sì, è vero, dovrebbe pagarti per il poema

scritto senza permesso sulla retorica
di questo amore sottile

in cui è scesa in profondità.

Ti ha separato dalla corteccia nervosa
l’aria e le braccia divaricate
in attesa di intemperanze e assoluzioni.

Cresceva tra le formiche ecco perché
faceva patti con foglie e riserve di linfa
su e giù per suturare la necessità

quando tuo padre stava morendo.

*
pacilio 02
Stasera ho scritto a tre uomini.
Il primo senza voce racconta al petto la gelosia.
Scommette i baciamano e la gioventù
con il silenzio intenerisce i figli
senza riconoscere la gelida ombra
questo possesso antracite d’inverno.

Il secondo si persuade di sottrarsi ai resti
fa i conti alla pietra focaia
tradita dal fuso orario
fino alla stanchezza. Come pegno un messaggio.
Qualcosa di difficile ogni sera
oscilla senza meta, senza pietà
disperatamente incerta
– gambetta all’insù –
incorreggibile, incompiuta
mai visualizzata.
Da qui nascono distese sconsolate di vergogna
rivelazione del valore nudo. Origine.
Intatto.

Il terzo sei tu vecchio benedetto
scalfito nella linea curva del dna
dove sfamo ogni giorno
la banale necessità di abbandonare.


Rita Pacilio (Benevento 1963) è poeta, scrittrice, collaboratrice editoriale, sociologa, mediatrice familiare, si occupa di poesia, di critica letteraria, di metateatro, di letteratura per l’infanzia e di vocal jazz. Curatrice di lavori antologici, editing, lettura/valutazione testi poetici e brevi saggi, dirige per La Vita Felice la sezione ‘Opera prima’. Sue recenti pubblicazioni di poesia: Gli imperfetti sono gente bizzarra (Milano, La Vita Felice 2012) tradotto in francese, Les imparfaits sont des gens bizarres, (L’Harmattan, 2016; traduit par Giovanni Dotoli et Françoise Lenoir); Quel grido raggrumato (Milano, La Vita Felice 2014), Il suono per obbedienza – poesie sul jazz (Marco Saya Edizioni 2015), Prima di andare (Milano, La Vita Felice, 2016). In narrativa: Non camminare scalzo (Edilet Edilazio Letteraria 2011). La principessa con i baffi (Scuderi Edizioni 2015) è la sua fiaba per bambini. Per seguire la sua attività : http://ritapacilio.blogspot.ch/

Fotografia di proprietà dell’autrice