Raffaela Fazio – Inediti

Raffaela Fazio, nata ad Arezzo nel 1971, è poetessa e traduttrice. Dopo aver vissuto dieci anni all’estero, si è stabilita a Roma. Laureata in lingue e politiche europee (Grenoble) e specializzata in interpretariato (Ginevra), ha conseguito a Roma un diploma in scienze religiose e un master in beni culturali, con studi incentrati sull’esegesi biblica e sull’iconografia cristiana. È autrice di diversi libri di poesia. Le ultime raccolte sono “L’arte di cadere”, con prefazione di Paolo Ruffilli (Biblioteca dei Leoni, 2015), “Ti slegherai le trecce” (Coazinzola Press, 2017) e “L’ultimo quarto del giorno” (La Vita Felice, 2018) con prefazione di Francesco Dalessandro.


 

Tra le specie

Così insicuro l’uomo
così diverso
da tutto
se nel resto del creato
il primo
contatto tra le specie
è fame, non stupore.

Ma l’uomo non è fatto
per la lotta.
Il suo indugiare
somiglia alla coscienza
o al suo sonaglio:

un salto
e poi la meraviglia.

 

*

 

La memoria
ci guida fino all’alba
poi rallenta.
Il tempo degli eventi
la distanzia.

E la sua narrazione
è un desiderio
a cui si torna
senza mai arrivare

come mai si arriva
a un luogo dell’infanzia.

 

*

 

Revisione

La materia
di cui la vita è fatta
mi è sconosciuta
ma so che non somiglia
a nessuna
delle poesie che ho in testa
o alle parole
che limo e che combino.
Per quanto io mi sforzi
l’istante
non può essere riscritto.
Arriva in bella copia
ed è per questo
che anche nel dolore
si proclama
– perché unico –
il migliore.

 

*

Punteggiatura
(per i miei figli, aprile 2016)

Staccatevi un poco
perché vi metta a fuoco
perché vi legga
col giusto respiro.

Al fiato insegnate
il riposo
siatene il tempo sospeso
che rende
meno labile
il senso

e il buio
più orecchiabile
nota di fondo.

 

© Fotografia di Dino Ignani