Poeta contadino

Leggera la notte si allunga

tra le case, oltre la mia ombra

e la sostanza dei miei sentimenti. 

Sfiora senza lacci i miei pensieri

e si ferma. Mi basta il brillio

discreto della luna per non

dimenticare di essere anche

io un poeta che canta la terra

senza parole; che anche io ascolto

i cieli fissi nel loro silenzio

e il mare che allevia i miei

tormenti tra le cortecce di un mondo

che sa di morte, distrae dalla neve,

dalle stelle  e dall’amore.

E rimane in gola il mio silenzio, 

dietro la vergogna di essere io,

di essere solo una esequie 

del passato,  un filo appena 

tirato tra una poesia e

il rumore del mare.