Pensieri freddi, stalattiti di rabbia
sì schiantano sull’iceberg della mia coscienza,
luogo oscuro e coraggioso.
Farnetico parole
per divertire gli astanti,
in un talk show di perdenti,
di gente dispersa tra caffè e sigarette.
Dio non voglia
esagerare con le sventure
– non ho la pazienza di Giobbe – .
Talvolta sono allegro
come un collerico sedato,
e mi sfrego le mani.
Altre l’ira mi prende
innanzi alla stupidità umana
e ai ruffiani arroganti
di facili tornaconti.
Spengo la luce
sul giorno che è stato
– che gran fortuna il dormire – .
– fine –