Partivi da scale consumate da piedi,
residui di millenni senza altra storia.
Quando tornavi portavi la terra
e quel freddo che gelava l’acqua.
Era nero, lento e insicuro il tuo passo
e la tua mano esitava sul piatto.
C’è un alone sul muro, non vinto
dal colore, ma se n’è perso il nome.