Conflitto per anime confinate
col tempo di percepirsi estromesse dal solito
defenestrate dalla dimensione della festa perenne
a contemplarsi dietro e davanti
in una rotazione che rivela.
Scarse. Inconsistenti. Piagnone.
Adagiate a lamentarsi di ricchezze
ciniche, colte segretamente
nel piccolo piacere della prigionia imposta,
subito nascosta, cattività
che nessuno avrebbe osato.
E perso il passo e perso il ritmo coi sogni
la lista delle opzioni muta tra le mani
evolve di silenzio in pausa in rabbia
anime digiune di alfabeto nuovo
sperse a fare solchi tondi nella sabbia.