ora che la clessidra s’incanta
possiamo diventare uccelli
via, non mancare a nessuno
su questa pelle da fugare.
a piccoli passi lungo i tumuli
sfioro la terra al suo tremare
imparo a sollevarmi –
imparerò mai a sollevarmi? –
di geni, dunque, saranno
scarne combinazioni
un estro secolare
a sottrarci dal male
di non saper volare?
mi vedo già – senza nome
in altro nome
in un punto e a capo –
forse rotolo.