MI CHIEDO SE 

Mi chiedo se ci sia abbastanza ossigeno 

Per il respiro dei nostri corpi 

In questa piccola stanza dove dormiamo 

Da pochi nuovi giorni o forse da sempre. 

Noi ancora paralleli – questa volta da sud a nord 

Mentre prima giacevamo da ovest verso est 

In un’altra latitudine che aveva sentore di eternità. 

Un’altra casa e un altro caso, per caso. 

La testa che guarda verso i piedi 

E si illude che quella sia la direzione. 

Quale errore! Quale orrore! credere al “sempre” 

Quando nemmeno i sepolcri sono per sempre. 

E tra i molti dubbi continua ad assillarci 

Una domanda: 

Ma Dio, sarà felice?”