Maurizio Mattiuzza – da “La donna del chiosco sul Po”

MATTIUZZAMaurizio Mattiuzza (1965)  è nato alle porte di Zurigo e vive nei pressi di Udine. Voce attiva del movimento culturale friulano già dalla seconda metà degli anni ’80, ha pubblicato le raccolte di poesia La cjase su l’ôr (1997) e L’inutile necessitâ(t) (KV, 2004) con note critiche di Luciano Morandini e postfazione del cantautore Claudio Lolli, nonché il volume Gli alberi di argan (La Vita Felice, 2011). Lavora da anni come spoken poet e paroliere accanto a Lino Straulino, col quale ha realizzato l’album Tiere nere e diverse altre canzoni. Assieme al cantautore Renzo Stefanutti ha scritto una delle canzoni finaliste della sezione musica d’autore del Festival di Poesia di Genova. Conta traduzioni in inglese, sloveno, greco e altre lingue europee. Nunerose inoltre le importanti onorificenze assegnate alla sua produzione poetica, ultima tra le quali è l’essere vincitore della sezione Poesia al premio «InediTO – Premio Colline di Torino» nel 2014 con le liriche poi incluse nella raccolta La donna del chiosco sul Po per i tipi de La Vita Felice e in uscita oggi.

 Maurizio Mattiuzza 
da La donna del chiosco sul Po
(anteprima editoriale della raccolta in uscita oggi per le edizioni La Vita Felice)

 

Sot la lobie di Elvio*

mattiuzza coverLa tua mano, persa al suo
lavoro di sempre, abituata
a quel curare i rami, aprire fossi
per la brina, stretta nella tasca
fonda dei calzoni dove pesa
una storia di sputi
e verderame azzurro che sembrava cielo
la bicicletta senza faro delle notti
lette a memoria nella ghiaia
messa là,  in fondo alla rimessa
dove tace da anni un trattore
la vita presa all’ultimo giro,
forse  è vero, rallenta, eppure
anche a volerlo, mica ci si può fidare,
come quando dalle carte
sbuca due volte il fante sbagliato
e l’infedeltà coerente della terra
ci ragiona dentro raccontando addii,
le stagioni , pure le migliori, guarda
è questo che fanno
mettono via un raccolto
separano le inutilità

 

          * sotto il portico della cascina di Elvio, in lingua friulana

 

 

La maestra di via Frigerio

Normale essere confusi
quando la città passa dal tram

s’incolla al vetro
la mattina presto
e tutto sta racchiuso nelle voci
la fatica di chi s’alza all’alba da trent’anni
come acqua nelle pozze a pulire
i marciapiedi
quanta gente ci rivedi
sempre gli stessi
e poi altri
persi alle fermate
con le loro storie ferme in attesa
dell’estate, di quei giorni in cui si può
fuggire via, tra tutte queste mura
chissà dove mi rimane ora
casa tua e dove hai messo
il coraggio di chi va
avanti in mezzo al vento
se gli inquilini, quelli nuovi,
hanno ancora l’orgoglio del tuo orto
delicato, i sacchetti con la terra,
se sanno di te, che facevi la maestra,
dei tuoi libri e della siepe
che potavi dritta, fino alla strada,
tra tutti i verbi, dicevi,
alla fine è proprio questo, sai,
tagliare
quello più difficile
da coniugare

 

 

Di bot il frêt

Di bot il frêt e finalmentri
chest spasimâ da la lune, il cricâ
resurît di un ramaç, no je vere
che d’unviar dut al polse cu la tiere
a ‘nd’è ancjemò storiis e stelis, bausiis
ditis par stâ ben, la maravee
ch’a strenç il dì su la marine
amôrs fats par lassâsi
facendis di rabie e di lûs
come a no crodi che si nas pierdûts

(in lingua friulana)

Di colpo il freddo e finalmente/questo desiderare della luna, l’albeggiare/risorto di un ramo, non è vero/ che d’inverno tutto riposa con la terra/ci sono ancora storie e stelle, bugie/raccontate per star bene, la meraviglia/che afferra il giorno sopra alla laguna/amori fatti per
lasciarsi/faccende di rabbia e di luce/come a non credere che nasciamo già perduti


  

Maurizio Mattiuzza (1965)  è nato alle porte di Zurigo e vive nei pressi di Udine. Voce attiva del movimento culturale friulano già dalla seconda metà degli anni ’80, ha pubblicato le raccolte di poesia La cjase su l’ôr (1997) e L’inutile necessitâ(t) (KV, 2004) con note critiche di Luciano Morandini e postfazione del cantautore Claudio Lolli, nonché il volume Gli alberi di argan (La Vita Felice, 2011). Lavora da anni come spoken poet e paroliere accanto a Lino Straulino, col quale ha realizzato l’album Tiere nere e diverse altre canzoni. Assieme al cantautore Renzo Stefanutti ha scritto una delle canzoni finaliste della sezione musica d’autore del Festival di Poesia di Genova. Conta traduzioni in inglese, sloveno, greco e altre lingue europee. Nunerose inoltre le importanti onorificenze assegnate alla sua produzione poetica, ultima tra le quali è l’essere vincitore della sezione Poesia al premio «InediTO – Premio Colline di Torino» nel 2014 con le liriche poi incluse nella raccolta La donna del chiosco sul Po per i tipi de La Vita Felice e in uscita oggi.

 

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