Matteo Persico, “Warbling” (Puntoacapo, 2022) – Nota di Antonio Fiori

A cura di Antonio Fiori

 

Il warbling dell’armonica a bocca, col suo ritmo sincopato di due suoni sempre più ravvicinati, è scelto da Matteo Persico come titolo metaforico di questa originale raccolta poetica.

La metafora di tipo musicale allude in realtà, come dice Antonio Francesco Perozzi nella prefazione, a “quelle logiche dualistiche (e opprimenti) su cui si fonda il capitalismo: domanda e offerta, produzione e consumo, oggetto e valore.”

È così l’economia, con i suoi effetti illusori e le sue matematiche apparenze, l’oggetto di questa poesia, che ne accoglie anche il lessico e ne mostra le derive. Una raccolta originale, si diceva, sia per l’immersione in un settore apparentemente ‘altro’ – lontano da ogni arte – sia per l’intento filosofico e politico che la anima: la denuncia di un uomo in balia di meccanismi economici che deformano le percezioni e i comportamenti, la smitizzazione di una scienza senz’anima.

Dunque un esordio felice in poesia quello di Matteo Persico, con gli esiti migliori raggiunti con l’utilizzo delle figure dell’ironia e del sarcasmo.

 

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Previdenza complementare

 

che a ventisei, discutere di previdenza
complementare e fondi pensione
ci sembra la morte stia già lì, rapace
dietro l’angolo, pronta a rapirci. o magari
è l’ombra dell’illimitato possibile
che sopravvaluta il ciclo di vita, un retaggio
degli studi umanistici: non ama fermarsi
alle polverose logiche di risparmio. invece,
dovrei sbloccarmi rispetto ai valori aggiunti
e smettere di ancorarmi al non-si-addice;
che davanti ad un Caffè Mauro – assunto
alle spalle di un’alba usa e getta – di cosa
dovrei mai parlare? calcio e pensione:
cardo e decumano, in logiche ferree.

 

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Di snodi e bivi

quindi mi hanno chiesto di
definire quella massa informe
che noi distinguiamo da ogni
altro snodo ferroviario,

ho risposto un generico affermativo:
sì – che sono giorni
di lente discese scoscese in
cosce pulite e altre distese.

mia madre ha già ritirato in
banca buona parte del
suo patrimonio e

del suo nome da
ragazza, forse
mi sposo.

 

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Logica terminale


ed è così che hai dedicato una poesia
alla malattia che ti ammazzerà sai
che ironia il giorno del tuo compleanno
salutare tutti e spararsi un viaggio
lisergico che attenua il danno e
ti fa pisciare via l’anima dal ridere
amaro di morfina e liquirizie che
sono già finiti quei giorni longevi
in cui coglievi le primizie della vicina
finché ne avevi scopare al modo
della flebo che goccia intima allo
scoppiare preciso di un pianto
pentito è chi sa che non ci sarà altro
che le pastiglie premio d’ogni
ora l’infermiera blatera un ingoiare
grazie a cui sognare candeline perché
auguri è pur sempre il tuo compleanno

 

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Matteo Persico nasce a Roma nel 1994. All’età di vent’anni pubblica la sua prima raccolta di racconti, dal titolo Sogno e Incubo (Cavinato editore, 2014). È presente, con alcuni testi inediti, nella raccolta del premio Il Club dei Poeti (2015) e nel “Quaderno Poetare” del concorso Poetare (2021), indetto dalla Scuola di Editoria e dalla Samuele Editore. Nel corso del ventisettesimo concorso “Ossi di seppia”, è stato menzionato nei premi speciali della giuria. Alcune poesie inedite sono apparse su diversi blog cartacei e online, tra cui Il Simposio della Poesia, Il Visionario – blog di poesia, IlDetonatore.it, La Repubblica – Roma (Bottega di Poesia di Gilda Policastro), Poeti Oggi, Inverso – Giornale di poesia, Poetry Factory, Critica Impura, Poesia Ultracontemporanea e LaRosainPiu. Un suo testo è stato tradotto in spagnolo sulla pagina del “Centro Cultural Tina Modotti”. Warbling, è la sua prima raccolta poetica, pubblicata da puntoacapo editrice nel settembre 2022 nella collana Controccorrente, collana di opere prime diretta da Alessandra Corbetta, Valerio Massaroni e Dario Talarico.