Massimo D’Arcangelo – Inediti

Opere di Debora Antonello

Massimo D’Arcangelo (Martina Franca, 1982), vive nella Riserva Naturale dell’Alto Merse, in Toscana. Redattore di Atelier. Ha pubblicato Intatto. Ecopoesia/ Intact. Ecopoetry (La Vita Felice, 2017). Ha curato la prima edizione italiana in volume del racconto Stickeen. Storia di un cane, di John Muir (La Vita Felice, 2022). Di prossima pubblicazione Voce del verso animale. Poesie antispeciste per ragazze e ragazzi (Pietre Vive, 2023), con Teodora Mastrototaro. Suoi lavori sono reperibili online e su riviste nazionali e internazionali a tema ecologico.

 

Debora Antonello (Cittadella, 1967), vive in una chiesa romanica nel Chianti, Toscana, trasformata in studio d’arte. Allieva di Nicola Sene, è cresciuta con il torchio calcografico del padre e la passione per Venezia, dove ha frequantato la Scuola Internazionale di Grafica e l’Atelier Aperto. Le sue opere attraversano la terra per proiettarsi nella spiritualità, anche grazie all’impegno artistico svolto nelle carceri  Due Palazzi e Regina Coeli, e con Libera – associazione contro le mafie. Insegna tecniche sperimentali pittoriche all’Accademia Aperta di Cittadella. Ha esposto in numerose mostre personali in Italia e all’estero, nutrendo un  legame continuativo con il Giappone. Sito personale.

 

 

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Dalla raccolta inedita Riserva Naturale

 

 

Dopo anni di vita vissuta in città
sono tornato al bosco. L’amore è
indimenticato. Ci siamo riconosciuti
cambiati dentro ma il filo che ci lega
rimane identico. Pulsa sangue e linfa
ossigeno e anidride si alimentano
sopravvivono all’immensità del cosmo.

 

 

Fa dei venti i suoi messaggeri, 2023 Mixed media, 50 x 35 cm

 

 

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L’attesa del selvatico

 

Prendi un pugno di terra e stenditi nel prato
accanto a me tra questi versi persi in un mondo
nel tempo, nei tuoni, nel vento fratello uomo.
Sono qui attaccato al profumo della tua pelle
alle cose autentiche disposte intorno a noi: foglie
di leccio, intreccio di radici, muschio e licheni.
Vieni a noi cervo settembrino e sorprendici
meravigliando i nostri occhi poco abituati
alla bellezza che emana un corpo libero.

 

 

Bereshit 50, 2021 incisione, 35 x 35 cm

 

 

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Prima di incamminarti nel bosco, fermati.
Contempla uccelli, la cresta di pioppi e cerri.
Mastica il vento misto al soffio
di ali tese come vele. Mele selvatiche
more fra i cespugli, macchie di rododendri
foglie che delimitano la soglia di una casa
dove sarai il benvenuto solo se disarmato
o con in mano qualche seme da coltivare.
Entra pure ora. Prendi il frutto
senza cogliere il fiore.
Fa attenzione a non spezzare il ramo.
Occhio al bruco, al ranocchio
sceso di schiocco dalla pietra
nella pozzanghera di acqua e fango.
Resta in guardia e fa che la tua violenza
   – essere superbo e imprudente –
non prenda il sopravvento.
Rimani ospite gradito per coloro
che abitano il bosco d’inverno.

 

Apprendi il passo silenzioso e minuto:
la dedizione a zampe nude per la vita.

 

 

Anteprima di un bosco, 2023 incisione con intervento a mano, 35 X 25 cm

 

 

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Gli spari si susseguono tra le valli
fuochi intrecciati da est a ovest.
Il cervo, il cinghiale, la lepre
si allontano dalle proprie case
tane abitate altrimenti.
Gli spari spezzano la serenità
non solo degli animali.
I risvegliati – umani – percepiscono
la vibrazione dolorosa delle ali piagate in volo
l’ansimare incontrollato della volpe.
Il mostro onnipotente a due zampe è ovunque.
Nei sogni plana gigantesco su ogni anima
i suoi grandi artigli sono pronti
a lacerare il cuore di chiunque.

 

 

Quel dolce sapore amaro del bosco, 2023Mixed media, 50 x 35 cm
Quel dolce sapore amaro del bosco, 2023 Mixed media, 50 x 35 cm

 

 

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Istinto di sopravvivenza

 

Zampe e piedi, mani e zampe
impastano il sangue della terra
della preda attaccata alla vita.
Iridescenza. Orizzonte
messo a fuoco moltiplica i colori.
Ti nascondi tra le pieghe
spighe da qualcuno seminate.
Ferito fuggi verso la salvezza.
Per istinto di sopravvivenza
vivi dimenticando il vuoto
gli animali estinti, gli ammutinamenti
dei paesaggi, i dettagli irrecuperabili
che svelarono la Storia. Ti ingoia la notte.
Tra le cose più belle sogni il passato.
Dimentichi di essere l’uomo.
Zampe e piedi, mani e zampe
impastano il sangue della terra
della preda attaccata alla vita.

 

 

Il sangue della terra, 2023 mixed media, 50 x 35 cm

 

 

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Vivere come un albero

 

Il corpo è immobile
verde il flusso vitale
sorvola le pendici.
Dici che non arriveremo
a domani su questa terra.
Al contrario invece
potremmo sognare
che l’uomo
risvegliatosi da
un lungo incantesimo
decida di mollare tutto
e vivere come un albero.

 

 

Creatura, 2018 Collografia, 70 x 50 cm

 

 

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Parte della raccolta inedita Riserva Naturale è stata presentata al reading annuale del Festival Europeo di Poesia Ambientale (link)