Marco Bini – inediti

BINI

Marco Bini (1984) vive e lavora a Vignola (MO). Laureato in Lettere moderne all’Università di Bologna, scrive poesie e traduce da inglese, tedesco e francese. Collabora con l’organizzazione di Poesia Festival in provincia di Modena. Nel 2011 ha pubblicato per Ladolfi editore Conoscenza del vento (Premio Giusti e finalista Premio Camaiore), e nello stesso anno suoi testi sono apparsi sull’antologia La generazione entrante (Ladolfi editore). Nel 2013 ha autoprodotto con Anonima Impressori di Bologna una plaquette in tiratura limitata, Posto unico. Poesia sul cinema. Nel 2015 è uscita la sua seconda raccolta di poesie, Il cane di Tokyo (Giulio Perrone editore).È redattore della rivista «Atelier», e collaboratore anche della versione online per la quale traduce poeti di lingua inglese.

Marco Bini
(inediti)

BINI 01NUOVE STANZE DEL FIUME E DELL’ATLANTE

Niente angoli ciechi o zone d’ombra,
ma tutto esposto al sole e alla luce
a incandescenza che rendeva tiepidi
quei pomeriggi espansi nel tinello
tra robot dal Giappone e caffelatte.
La terraferma era una ragnatela
brillante di confini che imbrigliava
le capitali nel limpido nero
di un tratto che era esatta conoscenza,
piacere e trasparenza della forma.

*

A mr. Livingstone si può supporre
sia mancato il conforto di una carta
politica per perdersi nel corpo
galvanizzato e smagliante del mondo;
a Shackleton che i ghiacci non seguissero
forze sottomarine, rotte ignote.
A Michael Collins dissero di insistere
per ore nella danza a metà strada
fra corpi senza un’ombra di frontiera,
di lasciarsi alle spalle la conquista
per tuffarsi nel punto del Pacifico
dove combacia il taglio sulla mappa,
dove i bordi ricuciono l’oceano.

*

La città sta acquattata lungo il rigo
di sudore che umetta la sua ferita
di ghiaia, sabbia e ghiaia ancora e pesci
di cui, a venticinque e più chilometri
da ogni cosa, è andato perso il nome;
il fiume è fermo come un cuore al centro
dello spavento e il pelo d’acqua scherma
la rapina che i gorghi fanno ai danni
del ritorno di ciò che si fa polvere
sotto diversa forma e l’illusione
che poi riemergano sassi, sterpaglie,
intere parti intonse del reale
su un rovescio impensato della carta.

Marco Bini (1984) vive e lavora a Vignola (MO). Laureato in Lettere moderne all’Università di Bologna, scrive poesie e traduce da inglese, tedesco e francese. Collabora con l’organizzazione di Poesia Festival in provincia di Modena. Nel 2011 ha pubblicato per Ladolfi editore Conoscenza del vento (Premio Giusti e finalista Premio Camaiore), e nello stesso anno suoi testi sono apparsi sull’antologia La generazione entrante (Ladolfi editore). Nel 2013 ha autoprodotto con Anonima Impressori di Bologna una plaquette in tiratura limitata, Posto unico. Poesia sul cinema. Nel 2015 è uscita la sua seconda raccolta di poesie, Il cane di Tokyo (Giulio Perrone editore).È redattore della rivista «Atelier», e collaboratore anche della versione online per la quale traduce poeti di lingua inglese. 

Fotografia di proprietà dell’autore