ma l’inorganico è poi così distante
o siamo tutti sepolcri brulicanti sottratti
al tempo? se solo mi desse tregua questo mare
che la vista ha saturato la visione
e ogni bagaglio è un ingombro innecessario
quando m’immergo e il mondo
fuori asse capovolge fino a deragliare
i sensi. così a tentoni raccolgo i frammenti
di un dio che ha cessato d’esistere spargendo
dappertutto questo sale e io
cieca dalla nascita lo sento di qua
da vederlo e muoio
di sete, con tutto questo mare addosso