Luca Ariano – La memoria dei senza nome, (Anteprima editoriale) Il Leggio Libreria Editrice.

Luca Ariano – La memoria dei senza nome, (Anteprima editoriale)
Il Leggio Libreria Editrice.
Prefazione di Alberto Bertoni, con un’intervista di Luigi Cannillo.

***

Vai sempre via alla chetichella,
in fuga da qualcosa
che mai comprendesti:
i loro volti quasi dimenticati,
solo qualche raro messaggio.
Tua madre, la porta blindata,
il catenaccio: «È cambiata la città!»
Forse solo tuo padre andato via.
Invecchiano e mai si daranno del “tu”.
Voi che state nelle vostre case
in collina non avete capito…
non avete visto il mondo cambiare
e quei canti stonati sono fuori tempo.
La bacerai violento sullo stipite…
il timore di perdersi:
lacrime da raccogliere sono
il tempo trascorso rapido.
Non fece nemmeno in tempo a piangere
Federico quella notte d’estate:
«Presto questi campi si riempiranno di corpi!»
I suoi resti non furono mai trovati.

*

Un corpo riemerso
dalla lava pietrificata:
pare fosse sciancato,
scappasse verso il mare.
Accanto al bastone poche monete:
nessun treno da prendere al volo.
Ora cercheranno tracce di DNA:
«Cosa mangiò la sera prima?»
«Quali malattie ebbe?»
Si chiesero gli archeologi.
Per te l’amore il binario 4:
passano treni merci per la Svizzera,
la Francia… il Sud mentre stretti
vi baciate come se domani
scoppiasse una guerra,
come l’ultima notte
da assaporare ogni lembo di pelle.

*

Anche lui percorse il Rettifilo
all’alba, le ultime puttane nei vicoli,
ambulanti con merci invendute.
Fu una valigia di cartone?
Non vi mise più piede, forse il timore
di sentire l’odore della fame;
tu sali sulla carrozza coi tuoi souvenir
da turista di pochi giorni.

***

Non sei un avatar Nena,
non hai un’anima digitale:
albeggia presto e sentite
odore di campi calpestati,
di stagioni tardive.
Quell’automobile il vostro regno,
un albergo a quattro stelle
mentre stringete i vostri corpi.
Fuori genti verso lavori precari,
di ritorno da notti troppo lunghe
mentre carezzi i suoi seni timido.
L’impaccio di un passo improvviso
baciando turgidi sogni,
amplessi mancati, celati da vetri
appannati ai primi chiarori.
Non chattare, non scrivere messaggi
ma lasciami il tuo sapore, labbra
di occhi caldi mentre il treno parte
e i caffè si riempiono di colazioni,
tintinnio di cucchiaini.

*

Luca Ariano (Mortara – PV 1979) vive a Parma. Di poesia ha pubblicato: Bagliori crepuscolari nel buio (Cardano 1999), Bitume d’intorno (Edizioni del Bradipo 2005), Contratto a termine (Farepoesia, 2010, Qudu, 2018) Nel 2012 per le Edizioni d’If è uscito il poemetto I Resistenti, scritto con Carmine De Falco. Nel 2015 per Dot.com.Press-Le Voci della Luna ha dato alle stampe Ero altrove, finalista al Premio Gozzano 2015.

*
Foto di Elisa Magarotto.