L’eroe nel perduto sole

Va via repente è alto con le ali
dal mondo scosta le penne
rubate a un faticoso lavoro d’api
ed è lui, l’eroe impostore,
dall’origine sfuggente
lui che non è più eppure non è ancora
trapassato agli inferi: e quindi segna
qui e ora il suo contrasto, la sua natura.

A quel punto te lo domandi: Icaro, chi era?
Il ragazzo dell’inganno che ha osato violare
il suo destino di impotente
o l’eroe energico che si è librato
sulle banalità del mondo, offrendo
il suo destino per libertà sua e nostra?
Lo ha fatto per arroganza cieca
oppure per quella superiore verità
che cerca di scovare uno dall’alto?
Il sole che cercava era il dominio del mondo
o uno sguardo sul mondo?

Nessun postero – o antenato – risponderà:
ci diciamo questo a tramonto concluso,
tra un airone che curva l’orizzonte
e la luna candela che a oriente s’accende.