L’equilibrista tornerà
e mi volgerà la sua parte migliore
quella che avevo scorto fin da subito.
E’ grigio ma non pioverà;
aspettando sempre il telefono
ignoravo un possibile acquazzone
e tutte le sfumature dell’asciutto.
Ho sempre amato:
quando persone vere, senza un ritorno,
più spesso immaginarie
e con loro era tutto perfetto,
tra noi non mancava un istante
la comunicazione, mai.
Grandi scambi di gentilezze.
Soprattutto con quelli immaginari,
non è stato tempo perso.
I miei pieni e i loro vuoti
nemmeno l’incastro di un maestro.