Le abitudini di mia madre (12 ottobre 2020)

Non sta mai ferma mia madre

quasi che la casa reclamasse la sua cura

e ci fosse sempre un ricciolo di polvere da soffiare via,

ci sono impronte con cui il giorno la tormenta

e che tentano di resistere al suo instancabile strofinare,

una macchia, un alone, briciole, specchi in cui si affacciano le stagioni

che insegue impetuosa nel moto di una fiamma d’inferno

e decisa come solo una donna sa essere

 

poi c’è la cucina ad attenderla,

sa come sposare la sua vita con l’intuito in un arcobaleno di sapori

quasi dovesse alimentare le bocche del cielo,

lascia bollire, lessare, rosolare, friggere

e a volte canta tra sé e sé con le canzoni che le ricordano certi tempi,

altre ascolta di schiena la televisione

e si fa scivolare addosso storie che bruciano di parole

o oroscopi che giustificano il giorno

 

cerca disperatamente il suo senso nelle telenovele,

forse è dare respiro ai sogni rimasti sospesi

che pizzicano la sua spina di donna

forse è bisogno di compassione,

nel mentre lavora all’uncinetto o ricama,

un occhio alle dita con cui forgia forme e colori

e l’altro ad assorbire voci

con cui colmare quella solitudine in cui inciampa tra un punto decorativo e l’altro.

 

Non sta mai ferma mia madre,

dorme poco,

punta il petto dritto alle cose

 

ogni giorno nelle solite abitudini,

ogni giorno a cercare una conferma negli occhi del suo cane

 

con la pioggia stretta nel cuore.