Laura Corraducci – Inediti

CORRADUCCILaura Corraducci è nata a Pesaro nel 1974 dove risiede, è insegnante di inglese. Nel 2007 pubblica il suo primo libro di poesie con Edizioni Del Leone dal titolo Lux Renova. Suoi inediti sono apparsi su Punto Almanacco della poesia italiana 2014, edizione Puntoacapo, Gradiva con nota critica di Giancarlo Pontiggia, Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea 2, Raffaelli editore. Dal 2012 organizza, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della sua città, la rassegna poetica “vaghe stelle dell’orsa” dedicata alla poesia contemporanea italiana e straniera che ha visto come ospiti fra i poeti più importanti del panorama letterario italiano e straniero. Nel 2015 per Raffaelli editore pubblica la sua seconda raccolta poetica dal titolo Il Canto di Cecilia e altre poesie che si classifica al secondo posto nel concorso poetico “Premio di poesia Camposampiero 2016”. Sue poesie sono state tradotte in lingua spagnola, inglese, olandese, rumena e portoghese. Ha tradotto il libro “Dire sì in russo” della poetessa inglese Caroline Clark, poesie della poetessa turca Muesser Yehniay e del poeta americano Bill Wolak. Gli inediti sono tratti dal suo terzo libro di poesie in prossima uscita con Moretti e Vitali editore. Laura Corraducci
Inediti

Highlands tour 3

in ogni parte io vedo lo svelarsi dell’enigma
in questo cielo strappato come una veste
nella danza solenne che fa l’aria con i fiori
mi basta bagnarti i capelli con la voce
e sentire la preghiera di un eremita fra le rocce
cantano le volpi stanotte nel buio della brughiera
voglio vedere ancora la luce annegarsi nell’acqua
e riportarti domani i nostri occhi intatti sulle mani
la morte qui è solo un segno cancellato dal mattino

*

poi c’è una terra che è tua solo d’estate
quando il sole di luglio sa di vento d’autunno
con un dramma recitato in mezzo al cielo
questa lingua che spinge aria nella gola
e un odore acre di cannella sulle labbra
lasciami ora al ciglio di questo bosco
dentro labirinti di verde senza uscita
dove la casa non conosce porta
ed io possa entrare senza chiave

*

da quella città volli prendere una lampada
e accesi un amore in terra straniera
che arroventasse il freddo e la paura
non furono poi tante le strade davanti
io vidi solo un viottolo di sterpi e di foglie
e la sottana nera ondeggiarti sulle scarpe
se esiste fede dentro una promessa
sa di sangue che guarisce la ferita
perché tu sia sempre il passo che mi precede
la linea di confine che ho voluto attraversare


Fotografia di proprietà dell’autrice. 

Laura Corraducci – Inediti

CORRADUCCILaura Corraducci è nata a Pesaro nel 1974 dove risiede, è insegnante di inglese. Nel 2007 pubblica il suo primo libro di poesie con Edizioni Del Leone dal titolo Lux Renova. Suoi inediti sono apparsi su Punto Almanacco della poesia italiana 2014, edizione Puntoacapo, Gradiva con nota critica di Giancarlo Pontiggia, Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea 2, Raffaelli editore. Dal 2012 organizza, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della sua città, la rassegna poetica “vaghe stelle dell’orsa” dedicata alla poesia contemporanea italiana e straniera che ha visto come ospiti fra i poeti più importanti del panorama letterario italiano e straniero. Nel 2015 per Raffaelli editore pubblica la sua seconda raccolta poetica dal titolo Il Canto di Cecilia e altre poesie che si classifica al secondo posto nel concorso poetico “Premio di poesia Camposampiero 2016”. Sue poesie sono state tradotte in lingua spagnola, inglese, olandese, rumena e portoghese. Ha tradotto il libro “Dire sì in russo” della poetessa inglese Caroline Clark, poesie della poetessa turca Muesser Yehniay e del poeta americano Bill Wolak. Gli inediti sono tratti dal suo terzo libro di poesie in prossima uscita con Moretti e Vitali editore. Laura Corraducci
Inediti

Highlands tour 3

in ogni parte io vedo lo svelarsi dell’enigma
in questo cielo strappato come una veste
nella danza solenne che fa l’aria con i fiori
mi basta bagnarti i capelli con la voce
e sentire la preghiera di un eremita fra le rocce
cantano le volpi stanotte nel buio della brughiera
voglio vedere ancora la luce annegarsi nell’acqua
e riportarti domani i nostri occhi intatti sulle mani
la morte qui è solo un segno cancellato dal mattino

*

poi c’è una terra che è tua solo d’estate
quando il sole di luglio sa di vento d’autunno
con un dramma recitato in mezzo al cielo
questa lingua che spinge aria nella gola
e un odore acre di cannella sulle labbra
lasciami ora al ciglio di questo bosco
dentro labirinti di verde senza uscita
dove la casa non conosce porta
ed io possa entrare senza chiave

*

da quella città volli prendere una lampada
e accesi un amore in terra straniera
che arroventasse il freddo e la paura
non furono poi tante le strade davanti
io vidi solo un viottolo di sterpi e di foglie
e la sottana nera ondeggiarti sulle scarpe
se esiste fede dentro una promessa
sa di sangue che guarisce la ferita
perché tu sia sempre il passo che mi precede
la linea di confine che ho voluto attraversare


Fotografia di proprietà dell’autrice.