Quel crocifisso scrostato dall’acqua
vomitata dall’invidia
contro sorella povertà,
un corpo spirituale
ora indifeso nella grotta.
Episodio di un’atavica lotta
davanti a spettatori addormentati
si svolge in uno stadio
come una gara sportiva.
Il commentatore segnala
laggiù veloce quel numero dieci,
che non visto dribbla il portiere, segna.
La tribuna esulta, ma poi l’ignora:
vecchio, si nasconde nel suo ritiro.
Non tutti hanno
una seconda possibilità,
anticipo di santità.
Cogliere la prima è fondamentale,
riconoscere i tempi
nel sorriso d’un abate.