la matita è spuntata
non trova direzione, solo
stelle implose e una luna tormentata.
Un tumulto di lettere, ricordi
di vaghi giorni. È tardi.
Tornano gli spettri del passato
(passato precipitato)
le luci di Parigi in primavera
le mura di Lucca
il frinire delle cicale
la verde risacca del mare.
Torna mio padre con il basco nero
e una stella in tasca.
Quel che sono oggi (sera scesa, è tardi)
è fatto di spettri
di tempo scomparso.