A nord mi chiude la montagna, a sud il melograno.
Sono porte senza lucchetti, felicemente aperte.
Pure non procedo oltre il loro specchio,
architrave meraviglioso il cielo.
La chiave mia inutile attende.
Vento e luce scavalcano i guardiani inesistenti
attraverso le correnti della realtà fluttuante.
Cerco il mio volto riflesso nelle acque del lago Misaka,
ma non si apriranno a me le porte spalancate
finché non l’avrò colto, stupito, nel cuore delle onde.