Mathilde Vischer (Ginevra, 1975) è traduttrice letteraria e docente alla Facoltà di traduzione e intepretariato di Ginevra. Traduce poeti contemporanei dal tedesco (Felix Philip Ingold) ma sopratutto dall'italiano (Fabio Pusterla, Alberto Nessi, Pierre Lepori, Massimo Gezzi, Elena Jurissevich, Leopoldo Lonati). A sua firma sono inoltre i saggi Philippe Jaccottet traducteur et poète : une esthétique de l'effacement (Publications du Centre de Traduction Littéraire de Lausanne, n° 43, Lausanne, 2003) e La Traduction, du style vers la poétique: Philippe Jaccottet et Fabio Pusterla en dialogue (Editions Kimé, 2009).Del 2014 è la sua prima raccolta di prose poetiche Lisières (Dijon, éditions p.i.sage intérieur, 2014): ulteriori estratti si possono leggere in lingua originale nel sito ch letterature.ch 

Ivonne Mussoni – tre inediti

Ivonne

Ivonne Mussoni è nata a Rimini nel 1994, studia lettere moderne all’Università di Bologna. Nel 2013 ha pubblicato con Heket la plaquette “A un quarto d’ora di universo”. È assistente alla direzione artistica del festival Parco Poesia e collabora con il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna.

Ivonne Mussoni
(inediti)

Non so camminare se mi guardi,
tienimi nei giorni
che mi hanno preparata
alle tue mani, come impasto
buono per il pane.
Precede tutti i modi in cui ti chiamo
questa attesa, bella perché è te
che sto aspettando.
L’amore si misura in pazienza
e noi così perfetti dentro al mondo
ci compiamo piano
come i fiumi, le montagne.
Abbiamo il tempo delle cose grandi.

*

Chiudo tutte le porte
da quando sei uscito
per non fare entrare
le correnti delle cose ultime.
Certi addii hanno tutto un volo
storto, che non piega niente,
non alza i vestiti alle donne.
Spero non mi prenda
come un altro piccolo tormento,
chiudere le porte
le ante degli armadi,
contare le parole dispari
cinque volte
finché non sono pari.

*

Mi porta sempre nel bene
il tuo bacio sulla fronte,
è la pioggia che allarga il cielo all’estate.
Lei ha la mano che è un soffio
la allunga, aquilone sopra il tuo piatto
per prenderne e mangiarne, quasi moglie.
Avrebbe aperto le imposte,
calmato tutte le ansie quel gesto
se fossi stata io a farlo.
Ma è suo questo vento che spezza i vent’anni
mi lascia bambina
a seguire le navi col dito
a dire che il mare
è di chi ha un’attesa ferma nello sguardo


Ivonne Mussoni è nata a Rimini nel 1994, studia lettere moderne all’Università di Bologna. Nel 2013 ha pubblicato con Heket la plaquette “A un quarto d’ora di universo”. È assistente alla direzione artistica del festival Parco Poesia e collabora con il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna.

 

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