«C’è un concetto che corrompe e altera tutti gli altri, Non parlo del Male,
parlo dell’Infinito» Jl.Borges
Qualunque albero, farfalla o stella
dei tre regni in natura sfiori la mia strada,
so che è cosa quanto me finita,
separata dentro i suoi confini.
E mi sento parte delle tante parti,
compagna delle tante compagnie,
dove l’uno nell’altro ci si specchia.
In quei momenti semplici
mi pare d’essere in pace col mondo,
pur nell’ombra comune della morte.
Finché non si fa strada a tradimento
il concetto d’infinito.
E penso ai pensieri, ai sogni, a un sorriso,
al tempo, non oso dire all’amore,
tutto senza contorni, tutto senza fine,
così che il cuore comincia a trasalire.
E sempre di più preme il desiderio
d’ essere, con eccessiva imprudenza,
priva di margini, come le nuvole
sul tetto, addirittura
illimitata, come i numeri primi
come le domande sull’infinito.