Corpi galleggianti fluttuano
nell’incontenibile frastuono dei giorni
Coincidenze esprimono verità
possibilità nascoste illuminano
dita complementari disegnano l’aria
Allucinazioni reali regalano idee nuove
al mio esodo perenne
Mi sono perso così tante volte
che passando davanti allo specchio
non mi riconoscevo
Eppure mi sono capito finalmente
nel silenzio a cui
sarebbe servito un abbraccio
Senza fronzoli senza fiocchi di neve
nei miei lunghi inverni
ho interrotto brividi indecisi
avvinghiato a bianche stoffe sfavillanti
a croci benedette
a promesse inconcludenti
Ora accarezzo gli eccessi
distruggo i baratri
alleggerisco i fardelli
e consumo il tempo che mi rimane
passeggiando in riva al mare
Indomito
mi incanto di vita