Incanto

Vorrei essere un poeta

per rendere tangibile il mio gaudio

oppure un pittore

per dipingere quadri mai dipinti.

Il vento caraibico

m’accarezza la pelle,

la sublime bellezza

dona esultanza agli occhi

e la gioia m’impregna.

 

Assorta dentro il mio eden,

con i piedi sprofondati nella sabbia

lambita da acque cristalline,

mi giungono da chissà dove

le note di una canzone.

 

Nostalgia di una storia mai finita:

un’altalena fra addii e ritorni,

lacrime e tormenti

e, una passione incontaminata dal tempo.

 

Carpisco scenari che forse mai più rivedrò

e mentre il consueto quotidiano si dissolve,

l’ ebrezza s’impadronisce di ogni mia cellula

e, libera, vivo appieno l’incanto.