Il velluto della sera sentire
schiudere le palpebre
farsi luce iride divina
scendere alla bocca risorta
un dardo nel bacio radente
innominabile.
Vennero al petto gli angeli
a sollevare a spodestare le grevi ali
che ci tenevano al suolo
vennero per desiderio di sogno
coi volti estatici le chiome azzurrine
le mani protese.
Per ciascuno un dono
la levità del suono
la lettera mancante.