Idea Vilariño – Di rose che si aprono nell’acqua, CapoVersi, Bompiani, 2021 – trad. di Laura Pugno

Idea Vilariño nacque nel 1920 a Montevideo, città in cui è morta nel 2009. Proveniente da una colta famiglia borghese, cominciò a scrivere poesie prima dei vent’anni, esordendo nel 1945. Professoressa di letteratura fino al colpo di stato del 1973 e poi di nuovo a partire dal 1985, fu anche apprezzata traduttrice. Figura centrale del panorama letterario sudamericano, ricevette nel 1987 il Premio Municipal de Literatura, il più prestigioso riconoscimento del suo paese.

Laura Pugno è nata a Roma nel 1970. È autrice di romanzi, poesia, saggi e testi teatrali. Finalista al Premio Campiello, è presente in varie antologie di prosa e poesia, ed è tra i curatori della poesia di Aragno.

(da Di rose che si aprono nell’acqua, CapoVersi, Bompiani, 2021)

*

Es claro

Está claro que yo
un día de éstos sea
una muda tierrita
un poco de basura
que no sea
pero cómo aceptar que ellos míos
que su polvo de ellos
no la vea
que no la toque con un dedo suave
la roce con la punta de la lengua
que no sepa
no sepa.

È chiaro

È chiaro che io
un giorno di questi sarò
un po’ di terra muta
di spazzatura
che non sarò più
ma come accettare che coloro che amo
che la loro polvere
io non la veda
non la tocchi con un dolce dito
non la sfiori con la punta della lingua
che non sappia
non sappia.

*

No sé quién soy.
Mi nombre
ya no me dice nada.
No sé qué estoy haciendo.
Nada tiene que ver ya más
con nada.
Tampoco yo
tengo que ver con nada.
Digo yo
por decirlo de algún modo.

Non so chi sono.
Il mio nome
non mi dice più niente.
Non so cosa sto facendo.
Niente ha più a che vedere
con niente.
E neanch’io
ho a che vedere con niente.
Dico io
per dirlo in qualche modo.

*