I ragazzi terribili muovono tempeste

I ragazzi terribili muovono tempeste

nelle sfere di vetro

con la sola forza del pensiero

fanno mulinare i fiocchi di neve,

s’accarezzano e sbandano prima di cadere,

sulla coltre ancora vergine

le chiazze rosse di un taglio incidentale.

Al limitare di un bosco immaginario

ti tiro una palla di neve in piena faccia,

per trovarti meno bello.

Tu mi ridi contro e mostri i denti,

altri si accoppiano contro le cortecce di pino,

nel tuo rifugio da lupo

mi apri la pancia,

dentro al posto dei bambini larve nere

                                                   di rabbia

da sciogliere nell’acido della saliva,

canticchiando Viva Hate,

una lingua tutta nuova

fa ricombaciare lembi di pelle

asole con bottoni prima di uscire.

Fuori dalla giurisdizione della fiaba

le nostre impronte andranno in direzioni opposte,

per luci accese e persone amate

io mi soffio il naso arrossato,

tu lasci cadere una larva morta

ad un passo dalla soglia.