Hirondina Juliana Francisco Joshua – Inediti (Traduzione di Matteo Pupillo)

escritora 1Hirondina Juliana Francisco Joshua (Maputo, Mozambico, 31 maggio 1987), perlopiù conosciuta come Hirondina Joshua, è una scrittrice mozambicana. Una poetessa di spicco della nuova generazione di autori mozambicani. È membro dell’Associazione degli scrittori Mozambicani (AEMO). Ha partecipato a diverse antologie nazionali ed estere e i suoi testi sono stati pubblicati su giornali e riviste in Mozambico, Portogallo, Angola, Galizia e Brasile.
Ideatrice della colonna “Exercícios da Retina ? literatura moçambicana; Os Dedos da Palanca ?literatura angolana e Letras do Atlântico ? literatura portuguesa e brasileira na plataforma cultural Mbenga Artes & Reflexões”.

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Matteo Pupillo (1994), nato e cresciuto in Italia, vive a Lisbona da quattro anni, anche se la sua spola tra i due Paesi è iniziata sette anni fa. È laureato in Lingue per la Comunicazione Interculturale e si è, poi, specializzato in Lingua e Letteratura Portoghese presso l’Universidade Nova de Lisboa.
Lavora come docente di lingua portoghese, traduttore e ricercatore di letterature in lingua portoghese, partecipando attivamente a congressi internazionali e collaborando a progetti di promozione e diffusione della lingua portoghese e delle sue rispettive culture. A Lisbona, nel 2020 ha creato il club di conversazione portoghese presso il caffè letterario Ler Por Aí e scrive per il blog del medesimo.

Hirondina Juliana Francisco Joshua
Inediti (Traduzione di Matteo Pupillo)

Prelúdio

Como é que se escreve um olhar?
E um devaneio, sabes?
Para quê é preciso um coração? E uma alma o que é?
Diz-me se sabes a cor do vento.
A paixão com que o mar nos prende.
Diz-me e por favor não poetizes nem filosofes.

Preludio

Come si scrive uno sguardo?
E un sogno vano, lo sai?
Cosa me ne faccio di um cuore? E un’anima che cos’è?
Dimmelo, se conosci il colore del vento.
La passione con cui il mare ci afferra.
Dimmelo, e per favore non poetizzare, né tantomeno filosofare.

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Ausência

Falta-me o universo
Para imaginar a cor,
A artéria plural
Do sangue
Que redesenha o sonho.

Assenza

Mi manca l’universo
Per immaginarne il colore,
L’arteria plurale
Del sangue
Che ridisegna il sogno.

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Invenção

De súbito,
o desejo despeja-se
no corpo inventado,
há uma contemplação invisível.
É momento de luz:
Uma mão pronuncia a voz do interior
E outra subjacente vagueia
No ar procurando o dom do amor.

Invenzione

All’improvviso,
il desiderio si versa
sul corpo inventato,
esiste una contemplazione invisibile.
E’ un momento di luce:
Una mano pronuncia la voce dall’interno
E un’altra sottostante vaga
Nell’aria alla ricerca del dono dell’amore.


Fotografia di proprietà dell’autore.