Hans Faverey – Inediti (Trad. Patrizia Filia)

Hans Faverey – Inediti (Trad. Patrizia Filia)

Le presenti poesie sono le prime scritte dal poeta e tratte dal volume curato da Mathijsen.

Hans Faverey (1933-1990) è nato a Paramaribo, in Suriname, e giunge nei Paesi Bassi nel 1939. Debutta nel 1968 con la raccolta Gedichten, per la quale riceve dal Comune di Amsterdam il premio per la poesia. Nel 1977 si afferma con la raccolta Chrysanten, roeiers, che gli avvale il premio Jan Campert. Nel giugno del 1990 riceve il premio Constantijn Huygens per l’intera sua opera e nello stesso anno pubblica Het ontbrokene. Nel 2000 esce postuma Stringasse, raccolta curata dalla moglie, la poetessa Lela Zečković, e nel 2010, curata da Marita Mathijsen, l’intera sua raccolta poetica, che include anche poesie mai pubblicate. Nel 2021 esce da Edizioni Di Felice il ciclo Contro l’oblio, in una traduzione di Patrizia Filia. Le presenti dieci poesie sono le prime scritte dal poeta e tratte dal volume curato da Mathijsen,

 

Arresto

in costruzione, demolizione
in costruzione. “Vuoto,

così maestoso sul suo stelo”;
terra in vista, bendato.

*

Stilstand

in aanbouw, afbraak
in aanbouw. ‘Leegte,

zo statig op haar stengel’;
land in zicht, geblinddoekt.

*

Nessuna metafora

è chiamata qui in causa.
Il fiammifero,

conforme al suo incarico,
comunicò bruciando.

*

Geen metafoor

komt hier aan te pas.
De lucifer,

conform zijn opdracht,
communiceerde verbrandend.

*

La camera stagna spompata

(finché il cervello di qualcuno,
i polmoni, il fegato, la milza
non lo riconoscono più;

non lo conoscono più.

*

De leeggepompte luchtsluis

(totdat iemands hersens,
longen, lever, milt
hem niet meer erkennen;

hem niet meer kennen.

*

Pelle di zigrino

che tossisce: la
spiaggia? E quei grassi
aneddoti: schermo-

meduse? boia? bagnanti?

*

Hoestend

haaieleer: het
strand? En die vette
anekdotes: scherm-

kwallen? beulen? badgasten?

*

Così poco

che si spacca gelando.
Luce che le sue fonti

lascia, una duna colpisce,
un nudo affonda.

*

Zo weinig

dat het stukvriest.
Licht dat zijn bronnen

loslaat, een duin treft,
een naakt tot zinken brengt.

*

Foto:
©Pieter Vandermeer