La magnolia richiama la primavera,
piccole violette spaziano
tra le margherite spettinate e
una bimba saltella con un solo piede
sfidando il bordo del marciapiede.
Echi di esplosioni risuonano lontani,
un cuore ormai lacerato
nasconde la vita tra le mani
mentre un sole diafano imbianca il cielo.
Respira afrore e luce bruciante
si insinua in occhi tremanti,
la neve sanguina silenziosa.
Non ti curar di loro scendi copiosa
a ricoprire la stagione avanzata.
Stendi un manto su rovine e nudità
avvolgi in religioso silenzio
il tempo e le armi
unica voce il bucaneve che li sfiderà.