Giulia Romano – Inediti

ROMANO giuliaGiulia Romano nasce l’11 Febbraio 1994 a Siracusa. Trasferitasi a Roma, dove si laurea in Giurisprudenza, frequenta nuovi ambienti letterari e conosce poeti contemporanei con cui si riunisce presso lo storico Caffé della Pace. “Catarsi” (Ladolfi, 2015) è la sua opera prima, presentata al Salone del Libro di Torino (2015), alle Feste Archimedee di Siracusa, ed è stato finalista al premio letterario nazionale ‘Solstizio’ (nel 2018). Alcune sue poesie sono state trasformate in canzoni da un gruppo che, dal suo libro, ha preso il nome di ‘Qatarsi’. Tornata nella sua siracusa (dove studia per diventare giudice) non smette di scrivere e alcuni inediti continuano a essere pubblicati su riviste online (da ultimo, dei suoi inediti sono apparsi su “Poesia del nostro tempo”).

Giulia Romano
Inediti

*

Ma quanto è difficile, poi, respirare
come fossi una rosea facciata
di un vecchio palazzo romano
e l’edera prepotente risalisse
fino alle mie fragili clavicole.
Più facile sarebbe, allora,
lasciarsi risucchiare nell’utero
tornare alla calda origine sicura
interrompere qualunque contrazione
senza dovere, per questo solo, morire.

*

’A famigghia
È alla base di tutto, mi ripetono
A cuntare sulu supra ’a famigghia
Come un mantra domenicale

(Ma) (“Ma’!”) – m- ma.

La radice trema, dal fondo spinge
In alto, il fusto
E poi d’improvviso riscende
Sana sana, si ’nni cala
Brusca come un colpo dietro
La nuca.

*Devi contare solo sulla famiglia
*Tutta intera, scende

*

Mi chiedo che forma abbiano
le mie ossa, adesso che ingoio,
dopo avere masticato
più e più volte perché, confesso:
non voglio, davvero, morire.

 


Fotografia di proprietà dell’autrice.