Giancarlo Sissa – “Serie de l’Antica Rivoluzione”

SISSAGiancarlo Sissa è nato a Mantova nel 1961. Vive a Bologna. Poeta e traduttore, ha pubblicato Laureola (Book, 1997), Prima della tac e altre poesie (Marcos y Marcos 1998), Il mestiere dell’educatore (Book 2002), Manuale d’insonnia (Aragno, 2004), Il bambino perfetto (Manni, 2008), Autoritratto (poesie 1990-2012) ( italic/pequod, 2015) e Persona minore (Qudulibri, 2015). E’ presente in diverse antologie nazionali e le sue poesie sono tradotte in diverse lingue europee. Nel 2004 ha ideato e curato “Poesia a Bologna”, raccolta di scritti autobiografici di diversi autori. Ha collaborato come diarista e attore con il Teatro delle Ariette. Da anni conduce laboratori di scrittura creativa dedicati alle tematiche dell’autobiografia e della formazione professionale in ambito socioeducativo. E’ presidente dell’Associazione Laboratorio Teatro (in)stabile e membro del Direttivo del Festival della Fiaba di Modena.

Giancarlo Sissa
da Serie de l’Antica Rivoluzione
(inediti)

(otto)

Mi piacciono il circo, il faro, il tavolo della cucina con le briciole del pane, il bastone in equilibrio sulla sedia impagliata, il gilet di lana, i sandali, la bottiglia di vino, la pentola della polenta … visti da una finestra sul frutteto. Oppure addormentarmi dopo cena durante un racconto di magia perché solo la compassione permette all’uomo di riconoscere l’uomo. La mappa dei continenti è una menzogna.

(sei)

Dai vetri di questa finestra chiusa sul bianco della neve prendo la forza lentissima del digiuno. Dal silenzio l’altissimo sospiro d’ala che apre il cielo a notte. L’albero di cachi vive di voli raccolti a manciate nell’esitare del mattino. Non cado, resto nella parola, senza cibo. Notte severa, di guerra, di gioco che non si sazia.

(due)

Comunico che da qualche giorno la donna che amo e io guardiamo con incantata attenzione dalla porta finestra della cucina la nebbia aggirarsi con superba lentezza nel giardino dietro casa, incerti se stappare una bottiglia di pignoletto o una di sangiovese. Vorrei aggiungere che da bambino sui vetri della finestra d’inverno si faceva il ghiaccio e nel letto le lenzuola erano sante e bagnate.

 


Giancarlo Sissa è nato a Mantova nel 1961. Vive a Bologna. Poeta e traduttore, ha pubblicato Laureola (Book, 1997), Prima della tac e altre poesie (Marcos y Marcos 1998), Il mestiere dell’educatore (Book 2002), Manuale d’insonnia (Aragno, 2004), Il bambino perfetto (Manni, 2008), Autoritratto (poesie 1990-2012) ( italic/pequod, 2015) e Persona minore (Qudulibri, 2015). E’ presente in diverse antologie nazionali e le sue poesie sono tradotte in diverse lingue europee. Nel 2004 ha ideato e curato “Poesia a Bologna”, raccolta di scritti autobiografici di diversi autori. Ha collaborato come diarista e attore con il Teatro delle Ariette. Da anni conduce laboratori di scrittura creativa dedicati alle tematiche dell’autobiografia e della formazione professionale in ambito socioeducativo. E’ presidente dell’Associazione Laboratorio Teatro (in)stabile e membro del Direttivo del Festival della Fiaba di Modena.

Fotografia dell’autore tratta dal sito PoesiaFestival