Gaia Giovagnoli – Inediti

Gaia Giovagnoli (Rimini, 1992) è laureata in Lettere Moderne e in Antropologia Culturale presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna. Nel 2018 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Teratophobia, per Round Midnight edizioni; il suo romanzo d’esordio, Cos’hai nel sangue (Nottetempo), nel 2022.

 

*

 

Dalla raccolta inedita Babajaga

 

 

Si fa da bambini
un gioco di paura:
chiusa a chiave una porta
si dice una filastrocca
poi si bussa tre volte
e si aspetta in silenzio
guardando nella toppa

È grande ora
ma di qua dalla stanza
lei ripete la nenia
– Torna dal nero di macchia
resta sul bordo
io ti spio dalla porta;
e batte con la nocca:
– Ritorna
ritorna
ritorna;
poi mira nel buco
stringendo un occhio

C’è un nodo di sporco
costretto nel tondo
ma dal foro le sembra
che oscilli un qualcosa
sul fondo;
che la saluti
da appeso
un cappotto

 

*

 

– Se da morti si sceglie
mi vorrei riposare
Se da morto mi tocca
rinascere
non andrei lontano

Lei aveva insistito sul come
in che cosa voleva tornare
– Così se muori per primo
ti aiuto a dormire
dico a tutti di abbassare
e faccio piano

La donna ora passa
sul morbido
la mano sudata

Fa eco sul palmo
quel giorno che ha detto
– Va bene
Ridendole addosso
– Se me ne vado per primo
tu allora cercami
dentro al divano

 

*

 

L’inventario dei cocci
conta due bicchieri rotti;
un coltello con il manico scollato;
il pettine del bagno
che ha sputato un altro dente;
la solita tovaglia
ha fatto i buchi

La casa mi si è fatta
con le dita meno strette
passa tra le maglie
ogni disastro

E una sera
cade il quadro;
sul muro fa traccia
di squarcio;
giro di scatto e ti vedo
con la coda dell’occhio:
atterri e corri via
disordinato