Francesca Mazzotta – Inediti

 MAZZOTTAFrancesca Mazzotta nata a Firenze, è attualmente iscritta alla magistrale in Italianistica a Bologna. Nel 2012 ha vinto il concorso Certamen bandito dal Centro di Poesia Contemporanea di Bologna. Sue poesie su blog e antologie, come Poeti e Poesia di Elio Pecora. E’ vincitrice del Premio Elena Violani Landi 2015, sezione inediti, bandito dall’Università di Bologna.

Francesca Mazzotta
(inediti)

*

La paura più grande ci chiedevi
da poeta
la mia non l’ho detta, la mia
era che mio nonno rabbrividisse in tomba
l’ingenuo disperare
che non portasse lana addosso
per l’inverno

Cadere innamorata, tomber
     en français c’est plus parfait
prima d’essere bandita da ogni tempo
nell’eterno buio che mi scova
dentro il gelo e non sentirne l’astio

È perdere il tepore
scordare come questa luce
continua ci traspare.

*

Non è l’esser sola dove ritorni
né il girone della noia
ma il convivio spossato della Pasqua
la sedia spoglia che nessuno arrischia
di sfiorare
se non con fuga d’occhi

ti significhi sempre tra la folla
nell’umano rapprendersi
sul tredici o alla Coop, in quel passo
che mi avanza dalla cassa

“Ha la tessera?”

dove ogni tanto
balena il pianto

La mamma mi ha stretto bianca sul binario
tra i capelli mi ha affondato tutto il viso
e Santa Maria Novella si ostinava
Ci scusiamo per il disagio
“Non c’è più” mi ha detto
Ci scusiamo per il disagio
“Non c’è. Più.”

Non ho capito.

*

Spiegami questa marea cieca
dove s’acquieta
su quali terre s’adagia
se in altro tempo sa spianarsi la montagna
o ci trionfa soltanto
ci precipita
             planando
come significarlo il nome
come dargli un volto sotto la cipria
misero o mistero
il caso che ci incrocia viandanti
sulla pietra battuta dal solstizio
distanti una città fantasma
                 stesa come panno all’estate.

Quanto è vera quando affiora
una voce tra le crepe del silenzio
il volto inatteso e la parola
risucchiati e rimorti in tramontana

ché siamo già remoti già inermi
e di noi non vediamo che le mani

Bisognerebbe capirsi nonumani
tornare al gesto dell’onda che raschia
che primitiva s’invera e s’intreccia
alla raucedine della roccia.


Francesca Mazzotta nata a Firenze, è attualmente iscritta alla magistrale in Italianistica a Bologna. Nel 2012 ha vinto il concorso Certamen bandito dal Centro di Poesia Contemporanea di Bologna. Sue poesie su blog e antologie, come Poeti e Poesia di Elio Pecora. E’ vincitrice del Premio Elena Violani Landi 2015, sezione inediti, bandito dall’Università di Bologna.

Fotografia di proprietà dell’autrice